Gli ultimi due anni di Pandemia e la nuova frontiera della transizione ecologica stanno creando in tutto il mondo una rivoluzione nel campo dell’energia che ha ed avrà conseguenze in ogni ambito della società.
Per motivi legati alla Pandemia e per la politica di Russia e Cina di acquisizione e stoccaggio di grandi quantità di gas naturali dei carichi di gas, si sta creando una bolla dei prezzi in ambito energetico causata anche dalle politiche sulla transizione ecologica dei titoli di emissione di CO2.
“Questo complesso quadro di equilibri politico economici comporterà delle reali conseguenze nel nostro ordinamento” – come ha affermato recentemente il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani – il quale ha sottolineato come nello scorso trimestre sia aumentata del 20% la bolletta su gas ed energia elettrica e di come è previsto un ulteriore rincaro del 40% nel prossimo trimestre. Il Ministro aggiunge a questi dati il suo completo sostegno per la transizione ecologica, ma attuandola con strumenti e metodi che non mettano in pericolo la stabilità e competitività delle imprese italiane e delle categorie di lavoratori più vulnerabili che vedrebbero nel privato un’esponenziale crescita dei costi per beni primari come luce e gas.
Sull’argomento è intervenuto il Presidente Draghi, al 15esimo Forum economico italo-tedesco dal titolo “Ripartiamo con l’Europa!”, affermando: “Vogliamo accelerare l’impegno di decarbonizzazione, ridurre le emissioni e puntare su tecnologie all’avanguardia come l’idrogeno. I tempi di questo processo devono essere ambiziosi, ma compatibili con le capacità di adattamento delle nostre economie”.
Il Presidente aggiunge come lo Stato stia aiutando i cittadini verso questa complessa transizione sottolineando come il programma Next Generation Ue è destinato alla transizione digitale. “Intendiamo aiutare le imprese a innovare e rendere più facile la vita ai cittadini. Puntiamo a modernizzare il settore pubblico, a partire da scuole e ospedali nelle aree depresse. A diffondere le conoscenze digitali, perché siano strumento di mobilità sociale e di superamento delle diseguaglianze”.
Draghi ha poi aggiunto, riguardo al programma Next Generation Eu, che chi governa ha “il dovere di spendere in maniera efficiente e onesta. E di avviare un percorso di riforme per rendere l’economia italiana più giusta e più competitiva, capace di riprendere un sentiero di crescita che abbiamo abbandonato un quarto di secolo fa”.